Alla luce della recente scomparsa di Papa Francesco, la Fondazione Età Grande propone una rassegna stampa che raccoglie le parole e i ricordi del suo presidente, Monsignor Vincenzo Paglia, in diverse interviste e interventi televisivi. Il tema centrale è l’eredità spirituale e sociale del Papa: una Chiesa più vicina agli ultimi, una comunità più inclusiva, un mondo riconciliato.
Il Papa della fraternità globale
«Un Padre per tutti i popoli»: così Mons. Paglia definisce Papa Francesco, ricordando la sua costante testimonianza di prossimità, di apertura e di misericordia. Nella sua ultima intervista a L’Eco di Bergamo, Paglia ripercorre il primo incontro personale con il Papa e la sua capacità di accogliere, ascoltare, ispirare. Francesco ha incarnato un Vangelo vissuto, capace di toccare le coscienze e di rendere la fraternità una realtà concreta tra culture, fedi e generazioni.
Una visione chiara per l’umanità del futuro
Nell’intervista a Avvenire, Paglia ribadisce l’impegno di Francesco per una Chiesa “in uscita”, dove nessuno è scartato e dove anche la vecchiaia viene restituita alla sua dignità piena.
L’attenzione per l’ecologia integrale, per le famiglie, per le nuove tecnologie come strumenti di bene collettivo: tutto si tiene nel messaggio del Papa, che ha saputo congiungere fede e attualità.
L’eredità per la Pontificia Accademia per la Vita e per la Fondazione Età Grande
Nei diversi contributi, emerge anche la responsabilità lasciata alla Pontificia Accademia: portare avanti i temi cari al Papa — dalla cura della vita alla lotta contro ogni forma di emarginazione — con coraggio e competenza. L’ultimo messaggio lasciato alla PAV richiama a “valorizzare il multilateralismo per contrastare le ferite del mondo”.
Approfondimenti
Per chi volesse approfondire i contenuti trattati in questa rassegna, ecco i link alle principali interviste e apparizioni di Mons. Paglia.
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