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Chi siamo

Finalità della Fondazione Età grande

Perché la vita più lunga che ci è donata da anziani sia difesa, amata e serena

La Fondazione Età Grande si propone l’obiettivo di promuovere e garantire i diritti della persona anziana ed i relativi doveri della comunità. In questo orizzonte che pone al centro della riflessione sugli anziani la persona, con i suoi bisogni e le sue fragilità, la Fondazione intende promuovere con creatività e intelligenza nuove e più sagge politiche in favore dell’anziano, in tema di lavoro, cultura e formazione, sanità pubblica, protezione economica, invecchiamento attivo e inserimento sociale.

In tal senso promuove anche la ricerca e la valorizzazione di iniziative tese a migliorare la condizione degli over 65 promuovendone lo sviluppo ed attivando ogni tipo di contrasto alla discriminazione, alla emarginazione, alla solitudine ed all’isolamento sociale, consapevole della necessità di una difesa della permanenza di chi è avanti negli anni presso la propria abitazione, luogo della sua storia e identità.

La Fondazione Età Grande si ispira ai valori cristiani ed evangelici: tutela dunque della persona, in particolare di quelle più povere, collocandosi l’anziano, per la sua fragilità, per i limiti del corpo e della mente, in tale contesto di debolezza e di necessità.

Nella consapevolezza che la tutela dei diritti e della salute non si possa limitare alla sfera individuale ma investe quella collettiva, la Fondazione promuove in ogni forma utile tutte le iniziative culturali, politiche, giuridiche e scientifiche volte a proteggere e tutelare l’anziano nelle comunità di ogni ordine e grado, con particolare riguardo alle periferie, alle comunità isolate e povere ed ai Paesi a risorse limitate.

Poiché la tutela dell’anziano non può prescindere dal contesto ambientale in cui vive, la Fondazione EG promuove la protezione dell’ambiente, dei contesti e della natura in cui l’anziano vive ed è inserito.

Papa Francesco ha ribadito più volte che “gli anziani sono il presente e il domani della Chiesa”, proponendo di incoraggiare con audacia i nonni a sognare: non solo per riaccendere in loro la speranza, ma anche per dare alle giovani generazioni la linfa vitale, che scaturisce dai sogni degli anziani, veicoli insostituibili di memoria per indirizzare sapientemente l’avvenire.

È solo grazie agli anziani che i giovani possono ritrovare le proprie radici ed è solo grazie ai giovani che gli anziani recuperano la capacità di sognare. “Questa condivisione intergenerazionale ci obbliga a cambiare il nostro sguardo verso gli anziani, per imparare a guardare al futuro insieme a loro”.

La Fondazione EG sarà vigile nell’indicare questa svolta culturale come la via più autentica per testimoniare la “benedizione della longevità”, tempo della nostra esistenza che ci viene concesso per lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato.