La Giornata dei nonni, «geniale intuizione»
L’arcivescovo Paglia (Pontificia Accademia per la vita) illustra l’appuntamento voluto dal Papa. Al centro, il tema dell’intergenerazionalità. La Messa con il vescovo Gervasi. Don Abbate (Vicariato): «Gli anziani hanno ancora tanto da dare»
Di Michela Altoviti pubblicato il 23 Luglio 2024
L’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita e promotore della Fondazione “Età grande”, che ha l’obiettivo di garantire i diritti della persona anziana e i relativi doveri della comunità, usa gli aggettivi «geniale» e «felice» per definire «l’intuizione di Papa Francesco di dedicare, nel giorno della festa dei santi Gioacchino e Anna, una Giornata mondiale a tutti i nonni e agli anziani». Per il quarto anno, infatti, nella domenica più prossima alla festa dei due santi nonni di Gesù, «celebreremo i nonni in quanto legati alla generazione dei nipoti – sottolinea l’arcivescovo -, ponendo dunque grande attenzione al tema della intergenerazionalità a cui Papa Francesco ci richiama spesso».
La Messa in programma per domenica 28 luglio alle 11 nella parrocchia di San Gioacchino in Prati – presieduta dal vescovo Dario Gervasi, delegato diocesano per l’ambito della Cura delle età e della vita, e trasmessa anche in diretta su Rai 1 per agevolare chi abbia difficoltà a muoversi da casa anche per il grande caldo – sarà pure l’occasione per riflettere sulla situazione sociale attuale poiché «per la prima volta nella storia in Italia – osserva Paglia – 4 generazioni convivono insieme come se tutti e 4 i piani di un palazzo fossero pienamente abitati, con l’ultimo piano che risulta affollato, e senza che ci siano tra questi “piani-generazionali” né scale né ascensori».
Il rischio maggiore che il presule evidenzia, anche a fronte dei recenti dati Istat che prevedono nei prossimi 3 anni la presenza in Italia di un milione di over 90, è infatti quello di una «divisione tra le generazioni» mentre Papa Francesco auspica «una alleanza tra nonni e nipoti» affinché si attui un «rapporto performativo tra di loro che abbia effetti importanti sulla società». L’arcivescovo riflette quindi su come «tale rapporto possa essere decisivo» non solo perché «sul piano strettamente economico il tempo che i nipoti passano accuditi dai nonni in Italia vale una finanziaria» ma più di tutto «per la complicità affettiva che si sviluppa tra loro». Ancora, per Paglia i nonni e gli anziani, «che in Italia sono 14 milioni di persone», con questa Giornata sono chiamati «a riconoscersi risorsa e non scarto della società»; anzi «c’è l’invito alla responsabilità per essere da esempio per rendere il mondo più pacifico, trasmettendo la sapienza che hanno vissuto e testimoniando anche la destinazione di tutti verso l’eterno».
Anche don Carlo Abbate, incaricato dell’Ufficio diocesano per la pastorale degli anziani e dei malati che con il dicastero per i Laici, la famiglia e la vita ha promosso l’iniziativa della celebrazione di domenica prossima, considera l’importanza «a livello sociale e culturale di guardare a questa età della vita ponendo al centro la persona», mutando dunque «il modo di pensare che la vede non produttiva, creando una forma di ghettizzazione e di distanziamento» mentre gli anziani, «che a livello diocesano, intesi come over 65, sono 670mila, hanno ancora tanto da dare, pensiamo a come sono presenti nel volontariato o a come si prestino all’assistenza dei nipoti a livello familiare». Ancora, l’invito del sacerdote a non emarginare i più anziani «nella solitudine, che può diventare una piaga inguaribile, creando una società che, così tecnologica e digitale, rischia di non avere tempo per stare ai loro tempi».
Da ultimo, don Abbate riflette su come «la tv e gli spot pubblicitari spesso trasmettono un’idea di vecchiaia che rischia di essere lontana da quella reale delle case di cura o della malattia cronica che interessa gli anziani e le loro famiglie» e da qui anche il coinvolgimento, in questa Giornata, del Gemelli Medical Center, l’hospice del policlinico di via della Pineta Sacchetti, che «sta organizzando l’accompagnamento alla Messa di alcuni dei pazienti assistiti a domicilio».
23 luglio 2024
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